Tra dieta e ideologia. Come si è trasformata la tavola degli italiani
In Italia, sembra scontato, la dieta mediterranea è patrimonio di tutti, ma ormai non è più così diffusa per vari motivi, tra i quali spiccano la velocità richiesta per preparare i pasti, la varietà di orari e di tempi a disposizione per mangiare e la presenza di persone di varie culture che non condividono le stesse tradizioni culinarie.
A questo si affiancano idee legate alla salute e al desiderio di avere un minor impatto sull’ambiente e quindi cresce il numero di persone vegetariane o vegane (queste ultime eliminano completamente i prodotti di origine animale, comprese uova e latte, ad esempio), ma anche fruttariane o che, per motivi di salute di alcuni membri della famiglia, finiscono per eliminare tutti lattosio o glutine. Non è questo il contesto per entrare nel merito delle conseguenze sulla salute di queste scelte, ma certamente influenzano ciò che si trova nei supermercati e l’apertura di nuovi locali che soddisfano queste esigenze.
Senza addentrarci in questi ambiti, vogliamo dare uno sguardo alle tendenze 2018 in fatto di dieta e gastronomia, indicando alcune novità che incontreremo. Naturalmente ricette e riviste di cucina offrono di settimana in settimana o di mese in mese tutti gli opportuni aggiornamenti, importanti per chi lavora nel settore e per chi ama sperimentare per i propri cari: infatti, la prima tendenza è la passione di invitare a casa gli amici per delle vere e proprie gare ai fornelli, per mostrare la propria bravura e la buona riuscita di ricette di famiglie e rivisitazioni personali.
Su tutte le nuove tendenze aleggia il tema della sostenibilità, della riproducibilità e del benessere per chi produce e per chi consuma. Ecco alcuni esempi: al posto dei dolcificanti - fruttosio o zucchero di canna - il 2018 abbraccerà alternative sostenibili e dietetiche, come lo sciroppo di datteri, il monk fruit, il sorgo; spazio anche a verdure in salamoia e fermentate, più digeribili e a snack con cibi soffiati ed essiccati, dalla pastinaca all’etnica jicama.
Fra le bevande saranno protagoniste le bevande analcoliche, in particolare le acque toniche aromatizzate, bevande detox e light. Grande interesse per i funghi speciali, utilizzati come integratori alimentari per il loro basso contenuto di calorie e per le proprietà benefiche per il metabolismo: largo quindi a reishi e chaga per brodi e minestre.
Grande ritorno del pane in tutte le sue forme artigianali, con l’ingresso dell'Arepa, il "pane" venezuelano fatto di farina di mais e ripieno con qualsiasi cosa, dalla carne a cottura lenta all'avocado, passando per uova e formaggio. Il trend dipende sicuramente dalla presenza nel mondo sempre più massiccia di Venezuelani, ma anche di altri sudamericani nei cui Paesi si è diffuso, come Colombia ed Ecuador.
Secondo la Specialty Food Association, il 2018 sarà l’anno delle influenze mediorientali con l’utilizzo di spezie ancora poco usate, come il cardamomo, lo za’atar o preparazioni come l’harissa.
Anche gli italiani amano sperimentare e non solo quando viaggiano e quindi le contaminazioni sono certamente il prossimo passo, ma per ora bisogna scoprire nuovi sapori, nuove ricette e modalità di consumo di prodotti che possiamo trovare nei supermercati, come le polveri di matcha, radice di marca e di cacao da aggiungere a zuppe, yogurt e frullati o come i fiori, e il mix di sapori, molto in voga con i dolci salati che si trovano anche sotto forma di gusti di gelato, ad esempio allo zafferano.
Insomma, non ci sono limiti alla scoperta e con i suggerimenti di una buona rivista, tutto sarà più facile!