Wild destination. I viaggi nella natura che fanno tendenza

Da alcuni anni sta cambiando lo stile di viaggio di chi sceglie le vacanze come momento di arricchimento personale e di spazio per le proprie passioni. Forse è un atteggiamento di una generazione di giovani, sotto i 35 anni, che si sta diffondendo, o forse è la scoperta di persone che stanno variando i gusti e le esigenze: si cercano luoghi naturalistici dove fare esperienze interessanti e diverse dal solito, per imparare o sperimentare sport e attività artigianali, per assaggiare nuovi sapori e riscoprire il passato o mete scarsamente affollate, così da avere il tempo e la calma per visitare luoghi poco caotici e diversi da quelli degli amici.
Alcune ricerche confermano queste tendenze: Thomas Gilovich, psicologo dei consumi della Cornell University, Stato di New York, studia le persone felici. Ricerche e saggi lo hanno spinto a due scoperte importanti: viviamo in un mondo che spinge in ogni modo a consumare molti prodotti, ma gli oggetti sempre più e sempre più velocemente perdono valore per tutti; l’esperienza vince sul materiale perché è un bene duraturo che si rivaluta nel tempo, sotto forma di ricordo e di sapere. E allora cosa meglio di un viaggio è destinato a restare nel tempo come esperienza? La conferma arriva dal TripBarometer, periodico sondaggio sulle abitudini dei viaggiatori promosso da TripAdvisor, il 69% dei viaggiatori a livello mondiale intende “provare qualcosa di nuovo” nella prossima vacanza.
E allora le riviste di viaggi attente ai cambiamenti e alle attese dei propri lettori-viaggiatori, come la rivista In Viaggio propongono mete inconsuete come trekking e viaggi alla scoperta di vulcani, deserti, territori artici e foreste in compagnia di geologi, archeologi, naturalisti e antropologi; viaggi in stile contadino alla riscoperta di allevamento e agricoltura tipici di luoghi particolari, magari in regioni italiane famose per i prodotti doc o igp; soggiorni alla scoperta di cave e della lavorazione di pietra e metalli.
Questi sono esempi di itinerari che mischiano natura e lavoro dell’uomo per trarne sostentamento: sono certamente casi interessanti perché l’Italia offre molte mete, a partire dai vulcani presenti nelle isole Eolie, al Vesuvio, Vulcano, Stromboli e l’Etna, e poi l’Iran e la Via della Seta e l’Islanda per poter viaggiare in ogni stagione dell’anno e magari, in inverno, cogliere anche l’aurora boreale in Islanda. Per vivere in un ambiente agricolo in Italia ci sono diverse mete nell’Appennino Tosco-Emiliano, riserva Uomo e Biosfera Unesco dal 2015, ma anche in Sicilia dove si può partecipare alla raccolta dei fiori di zafferano o alla produzione del cioccolato di Modica, per il quale è partita la procedura per ottenere l’Igp.
Una particolarità per godere anche del cielo, oltre che dei paesaggi, è il Pic du Midi de Bigorre, cima di 2877 metri del comprensorio sciistico del Grand Tourmalet, Pirenei francesi, che dal 2013 è “Riserva Internazionale del buio”. Qui è possibile davvero osservare la volta celeste in compagnia degli scienziati che studiano da oltre 140 anni il cielo. Per chi ama il mare, invece, la Thailandia propone giornate in barca alla scoperta dei fondali e della natura incontaminata, le crociere al tramonto e immersioni ad Hat Yai Island dove si trovano caverne sottomarine con stalattiti di più di 30 metri che scendono dal soffitto; e anche, novità, Aruba, isola dei Caraibi, con un lato caraibico con Eagle Beach, e uno coloniale nella capitale.
Per avere spunti e idee in ogni stagione, il consiglio è un abbonamento a una rivista di viaggi che vi accompagnerà secondo i vostri gusti alla scoperta del mondo, dei paesaggi e delle esperienze che vi cambieranno per sempre.