Come diventare un imprenditore di successo? Tre storie da conoscere
In tanti desiderano imprimere una svolta alla propria vita e diventare imprenditori, ma i timori sono molti e alla fine in pochi ci provano, soprattutto se non hanno grandi patrimoni alle spalle. Viceversa, le nuove generazioni di famiglie di noti imprenditori si sentono obbligati a seguire le orme dei genitori, pur non avendone lo spirito o le capacità. Ci sono, infatti, alcune caratteristiche che identificano il cosiddetto spirito imprenditoriale che comprendono capacità innate e altre che si possono apprendere: disciplina, perseveranza, capacità di persuasione e negoziazione, abilità oratorie e sociali, spirito di competizione e perfezionismo. Se questo è il vostro profilo, probabilmente vi serve solo l’occasione giusta per cominciare la vostra nuova attività di successo. Non è detto che vi occorra un’idea completamente nuova, ma potreste avere un’idea vincente anche in un settore dove ci sono già altri competitor che non svolgono l’attività con quella caratteristica che immaginate vincente. Gentleman, rivista in edicola ogni mese, racconta esempi di attualità che mostrano un mondo in movimento, con tanti suggerimenti per i giovani e per chi è più intraprendente.
Le storie di alcuni personaggi oggi famosi che hanno cominciato dal niente possono essere fonte di grande ispirazione per comprendere dove hanno visto delle opportunità, in quale modo hanno creato una squadra vincente attorno a sé e come si sono proposti al pubblico. Ci sono davvero tante figure che potrebbero essere importanti per offrire spunti a tutti per migliorare la propria vita, ma ne abbiamo scelte tre che ci sembrano in linea con le tendenze di questi anni e in sintonia con il futuro.
Cominciamo con un esempio straniero: Ingvar Kamprad è poco più di un bambino quando per aiutare la sua famiglia vende fiammiferi, matite, biglietti di auguri e addobbi natalizi, ai vicini. A 17 anni apre una piccola bottega che chiama IKEA, unendo le proprie iniziali e quelle della sua città, Elmtaryd Agunnaryd. IKEA inizia a vendere mobili qualche anno dopo e oggi può contare su 340 punti vendita in 42 paesi e 36 miliardi di dollari di vendite annuali. Il suo motto è sempre stato: “Un buon imprenditore è un leader e per farlo deve dare il buon esempio”.
Più vicino a noi nel tempo e geograficamente, ma più intangibile per l’attività svolta, è il successo di Chiara Ferragni: regina delle influencer e delle blogger di moda, è l’imprenditrice digitale per antonomasia. La sua è una storia unica, perché in realtà si è inventata una professione: prima di lei, essere blogger era una passione che poteva portare notorietà e poco guadagno. Con i consigli giusti e con una grande dose di autostima, Chiara ha sfruttato la propria immagine per diventare popolare e quindi imprenditrice di se stessa. Ispira molte donne, piace agli uomini, ha costruito una vita sotto i riflettori, conquistando un impero molto redditizio.
E infine, Nerio Alessandri: il suo percorso inizia in un garage di provincia dove, aiutato da due amici carpentiere e verniciatore, realizza un attrezzo per potenziare i muscoli. Il prototipo ha successo, e Nerio gestisce le richieste delle palestre da una cabina telefonica perchè a casa non ha il telefono. A soli 22 anni fonda Technogym, iniziando a costruire le prime attrezzature in un capannone in affitto a Gambettola. Nel 1984 crea la prima linea di attrezzature per palestre che continua a innovare grazie a design ed elettronica. Nel 2003 nasce Wellness Foundation, un ente no profit a sostegno di ricerca scientifica, educazione alla salute e promozione dello stile di vita Wellness.
Come vedete le strade sono davvero imprevedibili e davvero personalizzate per giungere al successo, occorre solo grande determinazione. Scopri di più su Gentleman, la rivista che racconta storie e vite di persone di successo.