Svezzamento del neonato: tutto quello che c’è da sapere
Quando in casa c’è un neonato ci si abitua a ritmi particolari che spesso ruotano intorno alle sue esigenze. A volte per praticità, altre volte per questioni lavorative che impongono alle mamme di rientrare in ufficio, si cerca di anticipare il periodo del cosiddetto svezzamento, ovvero l’introduzione di cibi solidi accanto al latte materno o in formula. Bisogna ricordare che, in ogni caso, il latte materno (o in formula) deve continuare ad essere l’alimento base o comunque una delle componenti giornaliere dell’alimentazione del bambino fino almeno a 12 mesi e l’introduzione degli alimenti solidi deve cominciare non prima del quarto mese di vita – perché l’apparato digerente non è maturo – o nemmeno dopo il compimento del sesto mese – perché il latte non è più sufficiente alle esigenze di crescita del bambino stesso.
Lo svezzamento è un momento che crea sempre qualche apprensione nei genitori perché genera molti dubbi su quantitativi e tipologia di alimenti da introdurre e costituisce certamente un periodo cruciale per il neonato che scopre un mondo totalmente nuovo. Per questo è importante armarsi di pazienza e ricordare alcuni principi di fondo.
Non bisogna avere fretta - i primi assaggi possono essere difficoltosi in quanto il bambino deve abituarsi a sapori, consistenze, temperature diverse, oltre che a una nuova modalità di assumere il cibo. Bisogna lasciare il giusto tempo per avviare nuove abitudini.
È meglio introdurre un nuovo alimento per volta - in questo modo il bambino si abitua a nuovi sapori e si possono al contempo rilevare eventuali reazioni. Ogni novità va sempre proposta e, se rifiutata, andrà ripresentata più avanti.
Vanno scelti alimenti sicuri - i cibi devono essere digeribili e preparati in condizioni di igiene, ma questi accorgimenti non eliminano il rischio di allergie che eventualmente andranno individuate e affrontate. Gli omogenizzati sono controllati per legge e quindi sono privi di elementi nocivi; i cibi biologici potrebbero essere contaminati durante la lavorazione.
Si può concedere al bambino di assaggiare quanto compare sulla tavola dei grandi, a patto però che si tratti di alimenti cucinati al vapore o al forno e senza grassi animali aggiunti, possibilmente senza sale e di consistenza tale da poter essere inghiottiti senza pericolo. Dopo i 12 mesi il bambino può cominciare a mangiare quello che mangiano gli adulti, e questo incentiva tutti ad avere un’alimentazione il più possibile sana. Non è previsto un calendario di introduzione degli alimenti, ma ci sono indicazioni generali da seguire. Le principali consistono nel non aggiungere né sale né zucchero agli alimenti; condire e cucinare solo con l’olio extravergine a crudo; non friggere e non usare burro a caldo; non offrire frutti di mare, carni e pesci crudi e nemmeno caffè, the o bevande a base alcolica. Dopo l’anno possono essere introdotte occasionalmente piccole quantità di formaggi grassi, salumi grassi, dolciumi e cibi in scatola.
Per cominciare, però, un suggerimento è quello di introdurre per prima la frutta, ad esempio omogeneizzata o tritata. Una volta che il bambino si è abituato al cucchiaino e alla consistenza semi-solida della frutta, si può passare alle prime pappe, generalmente a base di brodo di verdure (cominciando con patata e carota e filtrando il brodo), creme di cereali e carne omogeneizzata. Dopo le consistenze cremose delle prime pappe, alle creme di cereali è possibile sostituire le pastine studiate appositamente per i più piccoli.
Infine un suggerimento sulla postura raccomandata per mangiare: è importante che il bambino mangi seduto - meglio se nel seggiolone - perché possa masticare e deglutire con facilità. Bisogna concedergli di toccare il cibo, di provare a usare il cucchiaino per imboccarsi da solo: certamente occorre più tempo, ma questo lo renderà autonomo e costituirà per lui un grande traguardo.
Per ogni dubbio, per suggerimenti sui menu, per ricette e consigli, diventa indispensabile affidarsi alla lettura di riviste dedicate alle mamme. Scopri tutti i consigli per gestire al meglio lo svezzamento nella rivista Io e il mio bambino.