Carta docente 2022/23 e carta docente 2023/24: scadenze e novità

Attenzione al 31 agosto 2024: cosa comprare con il bonus 2022/23.

 Carta docente: il bonus insegnanti 

Carta docente, familiarmente, per chi la utilizza. Carta del Docente, ufficialmente, per chi l’ha introdotta: il bonus insegnanti Miur fu istituito dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (oggi Mim, Ministero dell’Istruzione e del Merito) nel 2015. Comunque la si chiami, la card elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti delle istituzioni scolastiche è un’opportunità che gli insegnanti apprezzano e utilizzano sistematicamente. A meno che… non si lascino sfuggire le scadenze. Ricaricata nei primi giorni di settembre di ogni anno scolastico, infatti, la Carta docente va utilizzata entro date specifiche e secondo regole precise.

 Carta docente 2022/23, scadenza in arrivo 

Facciamo il punto sulle scadenze della Carta del Docente che, va precisato, ha validità biennale: se il bonus di 500 euro relativo all’anno scolastico 2021/22 è ormai scaduto, il bonus dell’anno scolastico 2022/23 scade il 31 agosto 2024; verranno invece riaccreditate sul portafoglio del nuovo anno scolastico gli importi residui dell'anno 2023/24.

Detto altrimenti, se sei un insegnante e non hai ancora utilizzato del tutto o in parte la Carta del docente 2022/23, non aspettare: il bonus docente dell’anno scolastico 2022/23 resta spendibile solo fino al 31 agosto 2024 e per sfruttarlo ti restano poche settimane. Dopo il 31 agosto, le somme relative all’anno scolastico 2022/23 non spese NON saranno accreditate sul portafoglio all’apertura dell’anno scolastico 2024/25.

 Carta del docente, i tuoi acquisti su miabbono.com 

Dove spendere i tuoi bonus insegnanti 2022/23 e 2023/24? E cosa comprare con la Carta docente?

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Se pensi di acquistare libri e riviste volti all’aggiornamento professionale in senso stretto, cioè a tematiche dedicate a insegnamento, didattica e metodologia (trasversale o specifica per le diverse materie), miabbono.com ti mette a disposizione volumi e periodici strettamente attinenti all’ambito scolastico e al sistema educativo e titoli come Rivista dell’Istruzione e La vita scolastica + Io (con lo sconto del 66%!).

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Se il tuo obiettivo è usare il bonus insegnanti per un aggiornamento che approfondisca discipline specifiche e ambiti oggetto di insegnamento, come storia, scienze, economia, arte e altro ancora, miabbono.com mette a disposizione una grande varietà di risorse. Così come, tra libri e riviste, sono numerosi i libri e le riviste dedicate a sviluppare quella cultura generale che non può non far parte del bagaglio formativo di ogni individuo: è la cultura generale, infatti, che permette agli studenti di acquisire competenze fondamentali per orientarsi nella vita e integrarsi nella società, e, in prospettiva, nel mondo professionale.

 Carta del docente, anche per i precari? 

Negli ultimi mesi la Carta del docente è tornata al centro del dibattito con una questione importante: hanno diritto al bonus docente anche gli insegnanti precari? Stando alla giurisprudenza (tra le altre, le sentenze della Corte di giustizia europea, del Consiglio di Stato, della Cassazione e di diversi Tribunali italiani), il bonus Carta docente spetta anche ai docenti precari che hanno accumulato servizio di insegnamento negli ultimi 5 anni.

In particolare, la decisione della Corte di Cassazione del 24 marzo 2024 ha stabilito che il bonus di 500 euro per ogni anno scolastico maturato è garantito ai docenti che hanno lavorato con contratti unici o temporanei, “purché abbiano svolto insegnamento:

• con contratto unico, per ciascun anno scolastico, con decorrenza ante 31 dicembre, e con termine almeno sino a giugno (o sino ad agosto);
• con contratti temporanei, purché ottenuti sulla medesima Classe di Concorso e nel medesimo Istituto scolastico, con decorrenza ante 31 dicembre, e con termine almeno sino a giugno (o sino ad agosto)”.

Per ottenere la carta docente, gli insegnanti precari che hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato possono rivolgersi al giudice del lavoro.