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Impara le lingue, cogli l’opportunità

Imparare le lingue, scegli le riviste giuste

 

Imparare le lingue: ne è passata di acqua sotto i ponti…

C’erano una volta elenchi infiniti di vocaboli da imparare a memoria, regole noiose e poco comprensibili, letture vecchiotte e poco entusiasmanti… Chi si è cimentato con l’inglese o un’altra lingua più di qualche decennio fa, decisamente, non si è divertito. Eppure… anche le sue conoscenze polverose e un po’ stantie si sono dimostrate utili.

 

Per alcuni sono state uno strumento di lavoro, una competenza utile a integrarsi in un’economia sempre più internazionale e interconnessa, una marcia in più per fare carriera quando le lingue straniere non erano certo nel curriculum di tutti, un’opportunità per distinguersi ed essere riconosciuti come interlocutori all’altezza di molte situazioni.

 

Per tanti è stato un modo per viaggiare ovunque con la consapevolezza di potersela cavare. Per chi è andato oltre una conoscenza di base, ha significato anche la possibilità di arricchire l’esperienza del viaggio comunicando in presa diretta, di conoscere più a fondo la cultura e lo stile di vita delle persone incontrate.

 

 

Le lingue oggi, che cosa è cambiato?

Molto, anzi moltissimo. Dal punto di vista dell’insegnamento e dell’apprendimento, i metodi hanno subito una rivoluzione: in moltissimi casi, oggi si comincia praticamente da subito a “buttarsi nella mischia”.

 

Speak Up rivista abbonamento

L’inglese, ad esempio, si impara fin dalle elementari, si potenzia a scuola, nei corsi extrascolastici e nei viaggi studio; si utilizza sempre più spesso nella vita di tutti i giorni. E anche gli strumenti che abbiamo a disposizione per sviluppare e allenare la nostra capacità di capire e comunicare si sono adeguati per accompagnarci nel modo più efficace in questo percorso.

 

Prendiamo ad esempio Speak Up, la prima rivista audiomensile pensata apposta per coloro che vogliono mantenere in forma il proprio inglese e, tuttora, la più apprezzata per imparare questa lingua. Degli albori – è uscita per la prima volta in edicola nel 1985 – ha mantenuto tutta la sua autorevolezza e il suo essere interamente in lingua, ma è stata riprogettata a più riprese per diventare sempre più efficacia e stare al passo con le esigenze sempre nuove dei lettori, stimolandone in modo naturale il desiderio di imparare per capire, parlare, leggere, scrivere e ascoltare.

 

 

 

Perché studiare l’inglese oggi

Perché… è praticamente impossibile farne a meno. E, allo stesso tempo, è un’opportunità da non sprecare. Alla faccia della Brexit – che ha solo complicato un po’ la vita tanto a chi è dentro quanto a chi è fuori dai confini britannici –, l’inglese resta, e continuerà a essere, lo strumento di comunicazione e di scambio più universale.

 

Basti pensare che, secondo un’indagine di Statista – fornitore di dati leader a livello mondiale – nel 2022 nel mondo sono circa 1,5 miliardi di persone a parlare l'inglese come lingua madre o come seconda lingua: un numero leggermente superiore anche agli 1,1 miliardi di persone che parlano il cinese mandarino.

 

Del resto, pensiamo a quante volte noi stessi usiamo o potremmo usare l’inglese sul web, e non solo a livello professionale. Abbiamo conosciuto qualcuno durante un viaggio? Con i social ci teniamo immediatamente in contatto. Giochiamo online con un avversario che sta all’altro capo del mondo? Chat e commenti sono in inglese: ci capiamo e ci divertiamo!

 

Inglese, per lavoro e per il piacere di saperlo

In conclusione, l’inglese:

  • è la lingua più internazionale e intergenerazionale. Non a caso, lo stesso Speak Up propone articoli che spaziano tra temi e ambiti diversi per rispondere sia alle esigenze degli adulti sia a quelle dei ragazzi, unendo l’utile – contenuti realizzati da esperti madrelingua, che favoriscono lo sviluppo e il miglioramento della padronanza della lingua inglese – e il dilettevole, con argomenti come la musica, il cinema o i viaggi;
  • è un moltiplicatore di opportunità di lavoro nelle aziende che operano a livello internazionale, e sul mercato del lavoro dei Paesi diversi dal nostro. Anche per questo sia Speak Up sia i suoi “complementi” – il CD audio mensile e il supplemento Work It Out! che offre esercizi di vocabolario, lettura, comprensione e pronuncia – hanno sezioni dedicate alle peculiarità linguistiche dei contenuti di lavoro che rispondono all'esigenza di molti professionisti di aggiornare il proprio inglese;
  • è una chiave universale per dialogare con persone di ogni luogo e conoscere nuove culture. Ragion per cui Speak Up non utilizza solo l’inglese di Londra o l’accento britannico standard, ma si affida al linguaggio più attuale, con le inflessioni utilizzate nel mondo.

 

Imparare le lingue, non è mai troppo presto

Per imparare le lingue non è mai troppo tardi, ma soprattutto non è mai troppo presto: ogni età attinge a risorse peculiari che facilitano l’apprendimento. I piccolissimi, ad esempio, possono contare su una forma di curiosità naturale e sui meccanismi attraverso i quali apprendono anche la propria lingua madre, come la capacità di osservare e imitare. I bambini (3-10 anni) hanno una predisposizione più forte ad assimilare suoni e parole, perché la parte del cervello più stimolata è quella uditiva. Ma anche i ragazzi, che sviluppano invece in primis la capacità mnemonica, sono decisamente “permeabili” alle nuove lingue.

 

Per favorire e rendere più empatico il processo di apprendimento delle diverse lingue – oltre all’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, il russo e perfino… il latino – da parte di bambini e ragazzi, miabbono.com propone una gamma completa di riviste linguistiche graduate in base alla fascia di età e al livello di conoscenza, da principiante assoluto ai livelli più avanzati.

 

Quando è l’italiano la lingua straniera

Do you speak Italian? Parlez-vous italien? Sprichst du Italienisch? ¿Hablas italiano? Вы говорите по-итальянски? Per molte persone che vivono nel nostro Paese e che interagiscono con noi, o che vivono altrove ma amano la nostra terra e la nostra cultura, la lingua da apprendere è proprio l’italiano.

 

Anche in questa situazione “rovesciata” le riviste proposte da miabbono.com possono essere un utile complemento a uno studio più strutturato della nostra lingua. Testate come

sono riviste linguistiche in italiano, ideali per avvicinarsi alla lingua e alla cultura italiana e approfondirne la conoscenza. Grafica e contenuti sono differenziati in base alle fasce di età. Per bambini e ragazzi, completano una ricca proposta didattica personaggi, brevi articoli, vocabolari attivi, poster fotografici, giochi di comprensione e memorizzazione, adesivi e fai da te. Per i più grandi per gli adulti, le riviste puntano su proposte didattiche complete per studiare, discutere, confrontarsi ed essere sempre aggiornati, anche con molta informazione sulla realtà italiana e internazionale.

 

Caratteristiche, tutte, che insieme alla presenza degli audio mp3 con letture di diverse sezioni delle riviste, ne fanno uno strumento ideale anche da utilizzare in famiglia o in classe, per un apprendimento della lingua a tutto tondo.

 

 

Imparare una lingua e buttarsi nella mischia

Che sia l’italiano o un altro idioma, imparare una lingua straniera, oggi, non è più una “operazione a tavolino”, ma sempre più spesso una full immersion – tanto per restare in tema – in un mondo che allarga i suoi confini e i nostri orizzonti, le nostre capacità di comunicazione e di dialogo con interlocutori che, senza questa lingua passe-partout (eh, sì anche il francese può servire!), ci sarebbero preclusi.

 

In altre parole, possiamo coltivare i nostri interessi e le nostre relazioni – personali, amicali, professionali… – in un contesto molto più ampio. E più affiniamo le conoscenze linguistiche, più le frontiere si abbattono e aumentano i nostri gradi di libertà e interazione.

 

 

 

Giochi linguistici didattici

 

 

 

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