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5 lavoretti di cartapesta semplici da fare con i bambini

5 semplici lavoretti di cartapesta da fare con i bambini. La cartapesta è un materiale di riciclo che si usa da molto tempo anche nelle scuole e forse proprio lì o con parenti amanti dei lavori manuali, avete avuto modo di incontrarla nel vostro passato. Sicuramente avvicinarsi alla cartapesta è un’occasione per trascorrere del tempo in casa con i più piccoli e per scoprire una modalità di riciclo creativo e costruire oggetti che sentirete davvero vostri.

 

Una piccola parentesi storica, però, ci sembra doverosa perché la cartapesta è stata usata nell’antico teatro greco antico, ma ha assunto connotazioni artistiche a partire dal Quattrocento perché serviva a preparare i bozzetti delle opere scultoree, permettendo di sperimentare le forme volute. Grazie a questa tecnica sono stati realizzati anche i quattro angeli che ornano il baldacchino di San Pietro, realizzati da Domenico e Gregorio De Rossi su disegno di Gianlorenzo Bernini, ma anche Michelangelo fece uso di cartapesta.

 

Come fare i lavoretti con la cartapesta? Qualche idea

 

Tornando ai nostri pomeriggi casalinghi, partiamo dal materiale occorrente per creare la cartapesta stessa: vecchi quotidiani o riviste, colla vinilica, una bacinella con acqua tiepida e colori a tempera per la successiva decorazione. Per darvi la giusta motivazione al lavoro e per incuriosire i bambini, potete provare subito a realizzare una maschera per carnevale, così da rispettare la tradizione di questi antichi ornamenti. Per questo scopo occorrono anche: un elastico, un palloncino gonfiabile, brillantini e strass o glitter.

 

Nella bacinella d’acqua tiepida vanno immersi dei pezzi di giornale strappati a mano, tenendoli a mollo per almeno un giorno intero; i pezzi di giornale vanno scolati con un colapasta e strizzati bene per eliminare l’acqua in eccesso (se i pezzi di giornale risultassero al tatto ancora duri, occorre bollirli in acqua per circa venti minuti e poi ripetere l’operazione di scolatura). Si procede con il pestare piccole quantità di carta alla volta: da questa operazione prende il nome la cartapesta. Ottenuta una poltiglia modellabile, occorre che asciughi qualche ora, al termine della quale si aggiungerà la colla vinilica che consente alla carta di mantenere la forma desiderata.

 

A questo punto si può gonfiare il palloncino che funge da base per appoggiare la cartapesta e modellarla, creando le protuberanze per il naso e lasciando i fori per gli occhi. Occorrono almeno tre o quattro strati di carta sulla parte anteriore del palloncino. Trascorsa almeno una notte, si può far scoppiare il palloncino con uno spillo, rimuovendone delicatamente i residui. Dopo la colorazione si possono applicare perline e strass a seconda del modello desiderato, oppure si può utilizzare il glitter, come la fantasia vi suggerirà.

 

Sempre con la base di un palloncino gonfiabile, si può utilizzare la cartapesta per realizzare dei simpatici animaletti. Il palloncino va coperto interamente con almeno 4 strati di cartapesta, facendo in modo che non restino grinze in rilievo. Va appoggiato per l’asciugatura su un telo di plastica per circa un paio di giorni. La carta va colorata a piacere e poi fatta nuovamente asciugare. Infine, si applicano i dettagli di ogni animale: orecchie, becchi, musetti - fatti con pon pon o semplici feltrini bianchi per sedie -, linguette e zampine, attaccati sempre con colla vinilica. E' importante che le zampe inferiori siano larghe, in modo da permettere all'animaletto di stare in piedi. In questo caso il palloncino non va fatto scoppiare.

 

È possibile anche creare cornici di cartapesta: prendete un pezzo di compensato della misura che volete e iniziate a ricoprirlo di strati di cartapesta. Lasciatela asciugare per un giorno, meglio se all’aria aperta, e decoratela a piacere.

 

Con la stessa tecnica si possono creare dei cestini da riempire con il pot-pourrì (ottenuto in casa lasciando seccare dei fiori profumati), delle formine da appendere all’albero di Natale o un porta matite per la scrivania.

 

Scopri di più nella rivista Art Attack Magazine.

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