Vacanze 2023, mete italiane che fanno tendenza
Vacanze estive 2023, dove andare?
Quali sono le migliori mete per le vacanze estive nel 2023? Abbiamo analizzato i trend e abbiamo scoperto che la progressiva rinascita di un turismo “a distanza ravvicinata” che ha caratterizzato gli ultimi anni ha fatto crescere il gusto della scoperta, o riscoperta, della nostra cara, vecchia – ma sempre attualissima, e non solo per noi che la abitiamo – Italia e della sua inesauribile bellezza.
Per stilare la nostra speciale classifica – speciale perché più che una classifica è una short list, e le quattro mete selezionate sono per noi degli ex-aequo – abbiamo deciso di fare cherry picking tra le tantissime riviste di viaggi proposte da miabbono.com.
Diverse per approccio, impostazione e taglio editoriale, sono accomunate dalla capacità di intercettare tutti gli aspetti più straordinari del nostro Paese, che siano nelle sue città o nei suoi borghi, lungo le coste o tra i monti, affacciate sui laghi o nelle situazioni più “insospettabili”. Perché “il bello del bello” è che a volte lo abbiamo sotto gli occhi e riusciamo a non accorgercene.
Napoli e il fattore umano, una città in festa
Dove
L’ultimo numero di Dove ci parla di Napoli, con uno speciale interamente dedicato alla città e alla Costiera Amalfitana. Un’intuizione felice perché, vista la vittoria ormai certa della squadra partenopea nel campionato di Serie A, chi avrà l’opportunità di vistare Napoli da qui all’estate troverà il calore dell’accoglienza moltiplicato per mille.
Non a caso Dove stesso suggerisce, prima ancora di considerare il patrimonio storico, architettonico, artistico e culturale della città, di prendere le sue pagine dedicate a Napoli “come una torcia per accendere l’inizio di un percorso che va costruito, passo dopo passo, tra un vicolo e l’altro. Un cammino che porta a perdersi nei suoni, nei profumi, nelle voci. Sensazioni che trasformano una gita in una città in un bagno d’umanità”.
Un luogo in cui, ricorda il periodico, “mille pellicole girate negli ultimi cinque anni (una per tutte, la serie record Mare fuori, in onda più di 20 Paesi con il titolo The Sea Beyond), hanno acceso le luci della ribalta sulla città cuore dell’Umanesimo e centro dell’Illuminismo”.
Caserta e la sua Reggia, più grande di Versailles
Bell’Italia
Senza portarci troppo distante dalla prima destinazione, è Bell’Italia a suggerire la seconda meta della nostra top five tutta italiana per l’estate 2023.
Il focus sulla Reggia di Caserta ci traporta in uno dei luoghi più incantevoli d’Italia. Stiamo parlando di un sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco che – anche per noi è stata una scoperta – con i suoi quasi cinque ettari di estensione occupa una superficie addirittura maggiore della Reggia di Versailles.
Capolavoro di quello stesso Luigi Vanvitelli al quale dobbiamo anche Fontana di Trevi, la Basilica di San Pietro e il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Caserta è “dentro” e “fuori”.
All’interno del magnifico edificio, impressionano l’ampiezza e la numerosità delle sale (più di mille, con affreschi ai soffitti, decorazioni in marmo intarsiato e a foglia d’oro) e la maestosità e lo sfarzo degli spazi: tra gli elementi più interessanti, le Sale Borboniche, la Scalinata d’onore, la Cappella Reale Palatina e il Real Teatro di Corte.
All’esterno, fanno sognare il Parco Reale, con le sue fontane ornamentali e le piscine alimentate dall’Acquedotto Carolino, e il Giardino Inglese.
Mantova e Ferrara, gemelle diverse
Meridiani
Chiude la nostra cinquina un doppio spunto che arriva da Meridiani: la monografia dedicata a Mantova e Ferrara propone un viaggio parallelo attraverso due città che rappresentano la placida bellezza del buon vivere italiano.
Il viaggio procede per analogie e differenze tra una sponda e l’altra del Po: qui le tracce delle dinastie dei Gonzaga e degli Este e del loro passato sontuoso continuano a splendere; qui l’urbanistica dei secoli passati è all’eterna ricerca di un punto di equilibrio che tenga conto delle spinte della modernità, per continuare a far vivere i centri storici senza farne musei; qui il dna contadino è messo alla prova dalle giovani generazioni, passa dalla tavola e si fa cultura condivisa.
Nel suo editoriale, a proposito di queste due perle della Pianura Padana, il direttore Walter Mariotti parla di “Italia delle piccole patrie nella sua massima espressione”, di una “comunità operosa che sa godere del bello che i padri, i nonni, gli avi hanno costruito e conservato”.
Due mete da vivere nello spazio breve di un weekend, ma che potrebbero anche conquistare per sempre chi cerca una dimensione ancora umana del vivere. A proposito, a Mantova sta accadendo qualcosa: diverse aziende si stanno insediando nel suo territorio e si prevede la creazione di 300 nuovi posti di lavoro nei prossimi due anni. Così il sindaco, per incentivare i nuovi arrivi, ha previsto un contributo di 150 euro al mese per un anno a chi prenderà la residenza in città.