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I siti archeologici italiani da vedere almeno una volta nella vita

Siti archeologici italiani

 

Il territorio della nostra penisola è stato occupato, nel corso dei secoli, da tutte le più importanti e influenti civiltà dell’Europa e dell’Asia: Etruschi, Greci e Romani hanno lasciato sul territorio segni indelebili della loro storia, che possiamo ammirare ancora oggi in numerosi siti archeologici. L’Italia, non a caso, è uno dei centri culturali più importanti del mondo, in cui si concentrano numerosi siti archeologici che l’UNESCO ha ufficialmente riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità. Ecco quali sono i più importanti, da visitare almeno una volta nella vita.

 

1) La Valle dei Templi

Si tratta del sito archeologico più grande del mondo, ed è stata fondata del 581 a.C. col nome di Akragas, l’Agrigento dei tempi moderni.

Di matrice greca ed influenza romana, il sito della Valle dei Templi permette agli appassionati di cultura ellenica, ma non solo, di ammirare nella loro prorompente bellezza ben dieci templi in stile dorico, numerosi santuari ed una moltitudine di necropoli.

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1997, oggi è un parco archeologico regionale, simbolo universalmente riconosciuto della città di Agrigento e di tutta la Sicilia.

 

2) Paestum

Questa antichissima città della Campania, abitata fin dall’epoca preistorica e nota con il nome di Posidonia nel periodo della Magna Grecia, presenta un’evidente contaminazione di stili, dovuta alla successione cronologica delle tre civiltà che vi abitarono: quella greca, quella lucana e quella romana.

Riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità nel 1998, presenta una cinta muraria di epoca greca ottimamente conservata, che consente di riconoscere facilmente, ancora oggi, la sua intera estensione. All’interno si possono ammirare tre maestosi templi in stile dorico, inseriti nella verde Piana del Sole: il Tempio di Hera, risalente al VI sec. a.C., il Tempio di Nettuno (V sec. a.C), di un caldo colore dorato che varia di tonalità nelle diverse ore della giornata, e il Tempio di Cerere (VI sec. a.C.), in realtà dedicato alla dea Athena, che in epoca medievale è stato trasformato in chiesa e custodisce tre tombe cristiane.

 

3) Pompei

Sempre in Campania si trova uno dei siti archeologici più famosi e importanti non solo d’Italia, ma di tutto il mondo: il Parco archeologico di Pompei.

Gli scavi archeologici, iniziati da Carlo III di Borbone sull’onda dell’entusiasmo per i ritrovamenti di Ercolano, hanno riportato alla luce una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell'epoca, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabia ed Oplonti, in cui trovò la morte il famoso letterato latino Plinio il Vecchio.

La notevole quantità di reperti recuperati, da semplici suppellettili di uso quotidiano ad affreschi, mosaici e statue, è stata fondamentale per comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l'arte della vita nell’antica Roma.

 

4) Il Colosseo

Naturalmente, tra i siti archeologici più importanti d’Italia è impossibile non menzionare il Colosseo, simbolo di Roma e dell’Impero Romano.

Costruito nel 72 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano e inaugurato da Tito, l’Anfiteatro Flavio è il più grande anfiteatro del mondo: in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000 unità, aveva lo scopo di ospitare le lotte fra i gladiatori, quelle fra animali e le esecuzioni dei condannati.

Inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO ed unico monumento europeo annoverato nel 2007 fra le Nuove sette meraviglie del mondo, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'antica Roma che sia giunto sino ai giorni nostri.

 

5) Il Foro Romano

La Città Eterna ospita, oltre al Colosseo, numerosi altri siti archeologici molto importanti, tra cui il Foro Romano, centro politico, economico e culturale della città lungo la Via dei Fori Imperiali, tra il Palatino e il Campidoglio, testimone di tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la civiltà romana, dall'Età regia, passando per quella repubblicana, fino all'Età imperiale.

Quasi completamente interrato nel corso del tempo, il Foro Romano è stato riportato alla luce grazie agli scavi per la ristrutturazione urbanistica del periodo post-unitario, diventando con il Colosseo e il Palatino uno dei siti archeologici più illustri e visitati al mondo.

 

6) Il Tempio di Antas

In Sardegna, non lontano da Cagliari, si può ammirare il Tempio di Antas, situato in una zona ricca di giacimenti di ferro e piombo che attirarono due delle più importanti civiltà antiche, quella cartaginese e quella romana.

Il tempio cartaginese, risalente alla fine del V secolo a.C., è stato costruito come continuazione di quello preesistente di culto nuragico, ed è dedicato al dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addir per i cartaginesi), nume tutelare delle acque e delle vegetazione.

Il tempio romano, invece, fu edificato per ordine di Augusto(27 a.C.-14 d.C.) sull’area del tempio punico, e restaurato durante Caracalla (213-217 d.C.): presenta sei colonne con capitelli di ordine ionico, oltre a pilastri e mosaici ancora oggi ben visibili.

 

Per conoscere tutti gli straordinari siti archeologici italiani, si può consultare Archeo Monografie, la testata bimestrale di approfondimento storico di Archeo, incentrata da una parte sugli itinerari di turismo archeologico, e dall’altra sulla rivisitazione delle grandi civiltà dell’Età Classica.

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